Testimonianza Brutta, Cruda e Triste

scegliere, direzione, cambiareTestimonianza successa veramente!

Cosa succede a trascurare un piccolo problemino alla schiena? Tanto pensiamo che le sfighe succedano sempre agli altri e mai a noi!

PREMESSA:

Anni fa viene in studio un ragazzo (che conosco benissimo da quando eravamo bambini perché facevamo ginnastica insieme), con una problematica alla schiena , un’anterolistesi (uno scivolamento di una vertebra sull’altra, in avanti).

Lo tratto perché era completamente bloccato e, dopo qualche seduta, una volta che sta bene, non lo vedo più in studio. Spiego che con tutta l’attività fisica che fa, deve prendersi cura di lui facendo dei trattamenti in modo costante: l’ideale sarebbe ogni 15 giorni, ma almeno una volta al mese è fondamentale. È il minimo che può fare per prendersi cura della sua situazione, per riportare in equilibrio il suo corpo che, essendo in squilibrio, crea una forza anomala sulla 4° e 5° vertebra lombare, portando sempre di più la vertebra a scivolare.

Ripeto: “Con tutta l’attività fisica che fai e con il corpo in questo stato, devi prenderti cura con dei trattamenti costanti, con un protocollo di lavoro specifico per te, perché con questa situazione si può solo peggiorare”.

La sua risposta è stata che fra il lavoro, la famiglia e l’attività sportiva, non aveva tempo di prendersi un’ora o due al mese per venire a fare trattamenti, e che tanto “Al massimo ci sei tu che mi rimetti in piedi, come hai fatto questa volta”.

Questa testimonianza è brutta, cruda e triste.

Un giorno ricevo un messaggio così (riporto parole testuali):

dolore, disperazione”Ciao Michi sono in ospedale…un problemino mio si è trasformato in un grosso problema, avevo un’anterolistesi diventata nel giro di due anni di 4º grado, poi con un movimento a casa mi si è rotta una delle due vertebre che avevano questo problema… guarda un disastro..!

Non camminavo più, per un po’ mi son dovuto sedere (non potevo più camminare) uno schifo! E come se non bastasse al lavoro mi hanno dato il regalino, visto il problema! Mi hanno lasciato a casa!!

Che situazione… non riesco né a chiudere “debiti” vecchi, né a fronteggiare spese nuove!!

In più ora sono bloccato nel senso che non so dove sbattere la testa, non sono nemmeno autonomo perché son stato operato alla schiena e sono una me*da!

È successo all’improvviso… mi son trovato per terra in tutti i sensi!

Fisicamente, economicamente, mentalmente, moralmente… tutto!!”

Fine del messaggio.
Questa persona non ha 60 anni, ma ne ha poco più di 30 ed è nel bel mezzo della sua vita, dovrebbe essere nel pieno delle forze per fronteggiare la crescita dei figli, della famiglia, del lavoro e di sé! E invece?

Quante volte vedo persone con un problema e queste, pur capendo il problema, se ne fregano e pensano che tanto a loro non succederà nulla e che staranno sempre bene, e che la situazione non peggiorerà anche non facendo nulla per curare il problema già persistente.

Quando capita il dolore o il blocco prendono un medicinale e tirano avanti, poi dopo un po’ di tempo però il corpo consegna il conto con gli interessi.

Il corpo è perfetto, anche quando si blocca è perché è giusto che si blocchi. Non è un caso se succede qualcosa che ci fa bloccare. È un campanello di allarme che qualcosa non funziona.

E tu non lo ascolti?

Molte problematiche si possono risolvere e/o mantenere sotto controllo facendo un piano terapeutico, seguendo alcuni consigli e modificando delle situazioni di vita.

L’ho scritto anni fa, e sono sempre più sicuro che sia vero..

Ogni giorno vivo delle gioie immense quando chiedo a un paziente “Come va? Come stai? Com’è andata la settimana?” E ascolto le risposte positive…

processo di lavoro registrato REVERSE AGING®

Spero di non ricevere più mail o messaggi come quello scritto all’inizio dell’articolo dal ragazzo trentenne, ma di avere la forza e la capacità di far vedere il problema, spiegarlo e mettere in pratica la realizzazione di un piano terapeutico per risolvere la problematica e non incorrere in situazioni gravi e devastanti.

Il ragazzo che ha scritto questa testimonianza capirà il senso di questo articolo e penso che se potesse tornare indietro nel tempo troverebbe anche un’ora a settimana a vita per fare il trattamento che gli avevo proposto.

 

 

 

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