Non Fare Come Paolo…

NON FARE COME PAOLOConosco una persona che sta impazzendo per il suo mal di schiena causato da un’ernia, lo chiamo Paolo per privacy. 

Da fine agosto a oggi (fine gennaio), cioè a distanza 6 mesi, non ha ancora potuto ritornare al lavoro perché non riesce a stare seduto più di un’ora o due, sta seduto solo per mangiare e poi il resto della giornata la passa in piedi oppure sdraiato…

E’ una persona che ha iniziato un iter purtroppo conosciuto a molti: va dal suo medico (prende appuntamento e va a fare la visita ) e una settimana è passata.

A questo punto prende pastiglie, antidolorifici e antinfiammatori per lenire il dolore.

Dopo un’altra settimana il dolore persiste e il suo medico lo invia a fare una visita dall’ortopedico: prende appuntamento e va a fare la visita e intanto è passata un’altra settimana. Se vai da privato. 

L’ortopedico giustamente lo manda a fare una radiografia (1 mese per prenotarla, farla, e ritornare dall’ortopedico)  e intanto si fa 5 o 10 punture di antinfiammatori e antidolorifici.

blond-1295932Rivede l’ortopedico che prescrive una risonanza magnetica (da 1 a 3 mesi per farla); ritorna dall’ortopedico che lo invia al neurologo (da 2 settimane a 1 mese per la visita), che lo manda dal fisiatra (1-2- mesi per avere visita ) e il fisiatra poi gli dice che deve andare a fare fisioterapia.

Inizia la fisioterapia che sono passati 5 -6 mesi ed è ancora a casa dal lavoro…

A meno che anche tu possa permetterti di stare a casa dal lavoro, senza ripercussioni economiche e del tuo principale, e oltre che sopportare il dolore, dover litigare anche con la moglie/o il marito.. cerca un’altra strada più veloce, più economica, più funzionale.

Se conteggiamo il tempo perso senza lavorare: 5-6 mesi.

Se contiamo l’aspetto economico è devastante.

Se contiamo il “dolore provato” ancora peggio.

Se contiamo la frustrazione di sentirti incapace di compiere dei movimenti banali non c’è valore.

Se contiamo che la moglie o il marito dopo un pò non ti vedono più forte come eri e ti svaluti nel tuo ruolo, senza prezzo.

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Se contiamo l’insieme di queste cose, qualche seduta dall’osteopata potresti pagarla anche alcune decine di migliaia di euro e comunque avresti risparmiato tanti soldi, tanto dolore e tanta sofferenza.

A proposito, Paolo lo conosco ma non è mai venuto in studio da me, tu NON FARE COME PAOLO… cerca un’altra soluzione.

Se pensi che abbia esagerato in qualcosa raccontandoti questa storia, ti dico che molti pazienti arrivano da me dopo aver passato questo iter, più o meno lungo, e l’osteopata lo vedono come “l’ultima spiaggia” o come l’ultima cosa che vogliono fare, e vengono solo perché un familiare o un amico che gli ha consigliato me, ha insistito talmente tante volte che lo accontenta.

Giusto recentemente ho visto per la prima visita un altro paziente di nome Claudio, che da luglio a oggi ha lavorato 20 giorni ed è entrato in studio “piegato a 120° per colpa di un’ernia” ;  è venuto perché un suo amico (ormai un mio PR) ha risolto con un pò di sedute da me dopo diversi mesi di dolore e sofferenza. Dopo la seconda seduta Claudio mi ha rilasciato una testimonianza bellissima sul sito dottori. it che ti riporto qui sotto:

“Dopo 6 mesi di varie opinioni, interpretazioni di diversi specialisti e professori, adesso per la prima volta sto molto molto meglio e ho eseguito solo due trattamenti. E’ 6 mesi che non lavoro e adesso posso riprendere. Lo consiglio come hanno fatto con me. Grazie”

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Parentesi: i pazienti più scettici all’inizio, quando vedono un miglioramento e poi quando stanno bene, diventato i migliori PR e sono quelli che ti fanno pubblicità e vorrebbero portarti in studio tutti quelli che conoscono che hanno un problema.

 

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Ps: Con tutte le “figure professionali” che ho menzionato nell’articolo ho un ottimo rapporto, di stima e di  collaborazione giornaliera, dai medici di base, all’ortopedico, al neurologo etc…

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