① Se il tuo osteopata non ha fatto 5 anni a tempo pieno, oppure 6 anni di formazione a tempo parziale: non è osteopata. FONDAMENTALE! Gli altri sono fuffaosteopati o fuffa e basta!
② Se dice di fare tecniche osteopatiche, o magari ha fatto 3 anni di scuola dopo lo shatsu o dopo la magneto-terapia o dopo la riflessologia o dopo massofisioterapia ecc.: non è osteopata. Non è che queste cose non vanno bene, intendiamoci, ma non si può definire Osteopata. Tu andresti da un tecnico medico al posto che da un medico? E perché dovresti andare da un tecnico-osteopata?
③ Se lavora dalle 5 del pomeriggio alle 9 di sera perché al mattino o al pomeriggio fa il salumiere o l’estetista o il metalmeccanico o altro: non è osteopata.
O meglio: se è talmente bravo che può lavorare 4 ore e il resto formarsi, aggiornarsi, stare in mezzo alla natura, pensare… va bene! Ma se invece usa l’osteopatia e dice di essere osteopata per racimolare clienti dopo il suo lavoro principale: no grazie, non è osteopata. Stai alla larga.
④ Tutti gli osteopati lavorano su queste tre aree: aspetto fisico, aspetto viscerale, aspetto cranio-sacrale. Quindi se non fa una di queste cose, non è osteopata.
⑤ Se ha studiato osteopatia anni e anni fa e utilizza sempre gli stessi metodi, le stesse tecniche… può essere un bravo osteopata, ma un professionista serio si forma costantemente. Ogni anno, o quasi, fa dei corsi di aggiornamento, sia legati solo all’osteopatia – quindi dei post-graduate -, oppure approfondisce sempre di più delle aree specifiche riguardanti aspetto fisico, emotivo e spirituale della persona.
⑥ Se l’osteopata ti fa andare 20 volte… o il tuo problema è molto molto serio, oppure c’è qualcosa che non va. In circa 3 sedute dovrebbe modificare, migliorare bene la tua salute. Poi ci sono delle patologie dove è giusto che tu vada più volte, però se nei primi 3 trattamenti non cambia proprio nulla, trova assieme al tuo osteopata una soluzione migliore.
⑦ Ricorda: riconoscimento maggiore ce l’hai anche se il tuo osteopata è iscritto al R.O.I. (Registro Osteopati Italia http://www.registro-osteopati-italia.com).
ATTENZIONE: ci sono anche dei veri osteopati che non sono iscritti all’albo anche se avrebbero tutte le caratteristiche per iscriversi, ma poiché hanno il ‘braccino corto’ non pagano la quota annuale di associazione.
La tutela maggiore ce l’hai con chi si prende più cura di te e perciò si iscrive a un’organizzazione che in primis riconosce la figura professionale dell’osteopata e inoltre salvaguarda le persone che dall’osteopata ci vanno. Quindi già solo il fatto che un professionista si iscriva a uno dei registri significa che si prende cura delle persone che cura.
#drmicheleguidi
#guidiamobenessere
Bravo anzi bravissimo Michele!
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